Giovedì 25 aprile

Lodi: Onlus fittizie per l’accoglienza dei migranti


Lodi, sotto inchiesta per onlus fittizie: arresti e mafia

L’inchiesta della procura di Milano sulle quattro ‘Onlus Fittizie’ si è conclusa con tre capi d’accusa, undici arresti e la scoperta del rapporto tra il ‘capo’ delle quattro Onlus con la ‘Ndrangheta.

Un lavoro davvero formidabile è stato svolto dalla squadra di polizia Tributaria di Lodi che partendo da una segnalazione bancaria, in merito a delle anomalie nelle transazioni tra vari conti correnti, sono riusciti a scovare i malviventi il cui unico scopo era di appropriarsi illegalmente del denaro.

Le quattro Organizzazioni no profit che furono apparentemente costituite per accogliere i migranti, sembrano in effetti rivelarsi una grandissima truffa, il cui unico scopo è stato raccogliere e riciclare denaro sporco. Le onlus sotto inchiesta sembrano essere quelle di ‘Amici di Madre Teresa’, ‘Area Solidale’, ‘Milano Solidale’ e infine quella dei ‘Volontari senza frontiere’, le cui persone a capo sono state accusate di autoriciclaggio, truffa ai danni dello Stato e di associazione per delinquere. Tra le undici persone accusate, solo una donna dovrà scontare la pena in carcere, si tratta di Daniela Giaconi. Mentre per i restanti dieci, metà saranno costretti al carcere domiciliare e l’altra metà avrà l’obbligo di dimora.

Due anni di indagini e rapporti con la Mafia

Seppur la notizia è emersa nel luglio di quest’anno, le indagini però condotte dalla guardia di finanza di Lodi sembrano risalire a due anni fa. Inoltre dalle varie intercettazioni si ritiene cha a capo di tutto ci sia proprio la signora Giaconi, la quale ha trovato il perfetto escamotage per accedere ai fondi ottenuti dalle organizzazioni no profit, appropriandosene, ma attraverso le quali riusciva anche ad avere dei rapporti con i soggetti mafiosi appartenenti al clan della ‘Ndrangheta. Infatti è emerso come la Giaconi, attraverso l’utilizzo di documenti falsi, riuscisse a far concedere da parte del magistrato di sorveglianza una misura alternativa ai pregiudicati mafiosi.

Lodi, Parma e Pavia: le tre città delle Onlus Fittizie

Le quattro associazioni a delinquere risultano essere ubicate nelle città di Lodi, Parma e Pavia. Infatti per la guardia di finanza di Lodi, che ha condotto tutte le indagini in merito, è stato molto importante porre fine a questo riciclaggio di denaro non ‘meritevole’.

Fondi per Sette milioni e mezzo di euro

Dall’inizio degli anni 2014 fino all’anno scorso, si stima che le varie Onlus avrebbero partecipato e vinto dei bandi del valore di circa sette milioni e mezzo di euro. Di cui ben quattro milioni e mezzo sembrano esser stati destinati per un uso proprio tutt’altro che coerente con l’attività costituita, quindi in maniera totalmente illegale.

Il vero scopo di queste associazioni

Dall’inchiesta è emerso che in realtà i rapporti, principalmente tra l’attuale carcerata e i malviventi della ‘Ndrangheta, risalgono intorno ad una quindicina di anni fa, probabilmente qualche anno di più. All’epoca, la donna e i pregiudicati si incontrarono durante lo svolgimento dei lavori socialmente utili. Da quel momento hanno escogitato questo piano, per far sì che attraverso la rotazione delle cariche rappresentative delle varie Onlus, e quindi il bisogno di partecipare alle varie gare pubbliche, si potesse evitare di far venire a galla soggetti la cui fedina penale non era del tutto pulita.

Conclusioni

È importante precisare che non tutte le organizzazioni no profit, come in questo caso quelle che hanno come unico scopo quello di accogliere i migranti nel nostro paese, sono state costitute per scopi illeciti. Infatti scoperte queste quattro Onlus fittizi si spera, e spera in particolare il ministro Matteo Salvini, che non ce ne siano di altre, ma ulteriori indagini saranno svolte.

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